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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Sul Gargano i bracconieri non hanno scampo: sequestri, arresti e deferimenti

Liberati uccelli, sequestrati mezzi vietati per la cattura di avifauna selvatica, richiami acustici e fucili da caccia da parte dei Carabinieri Forestali

Alcuni giorni fa i Carabinieri Forestali della Stazione di San Nicandro Garganico Bis, durante il servizio di pattugliamento del territorio volto a reprimere i reati in materia di attività venatoria, sorprendevano in località ‘Selva della Rocca’, agro di Apricena, Zona 2 del Parco Nazionale del Gargano, sette persone vestite con abbigliamento da caccia nei pressi di alcune auto posteggiate in un fondo. All’atto del controllo sono risultati in possesso di fucili da caccia con relativo munizionamento in assenza della prescritta autorizzazione al trasporto di armi e munizioni all’interno dell’area protetta, in violazione art. 11 c 3 lett. f e art. 30 c. 1 Legge 394/1991. I soggetti venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria mentre le armi, complete di fodero, e le munizioni, sottoposte a sequestro.

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Non si interrompe altresì l’attività di Tutela Forestale e Ambientale dei Carabinieri Forestali in servizio nella provincia di Foggia volta a contrastare il bracconaggio all’interno delle aree protette. Il 29 ottobre, in località ‘Pedicagnola’ di Manfredonia, nell’ambito di un servizio dedicato di tutela della fauna selvatica, i Carabinieri Forestali del Soarda, del Reparto P.N. Gargano di Monte Sant’Angelo, dei comandi Gruppo di Isernia, Taranto e Foggia, hanno sottoposto in stato di arresto una persona P.L. di anni 22 per il reato di furto di avifauna selvatica (art.624 e 625 n.2-7). Sono stati posti sotto sequestro 37 esemplari di uccelli, 750 mq di mezzi vietati per la cattura di avifauna selvatica (rete da uccellagione) e un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico. Nella stessa giornata, veniva individuato e segnalato all’Autorità Giudiziaria di competenza, lo zio dell’arrestato, S.G. di anni 47, per il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) per detenzione illegale di 260 esemplari di allodole vive, 21 reti da uccellagione per una superficie di 1.050 mq e un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, rinvenuti in località ‘Pastini’ a Manfredonia. La selvaggina è stata sequestrata e successivamente liberata sul posto. La persona arrestata, è stata giudicata per direttissima e condannata a quattro mesi di detenzione.

Il primo novembre, sempre in agro del comune di Manfredonia, nei pressi delle località ‘Monte Aquilone’ e ‘Amoruso’, gli stessi reparti hanno arrestato tre persone del luogo: P.S. di 54 anni, P.M. di 48 anni e C.P. di anni 40, per il reato continuato di furto venatorio di selvaggina (patrimonio indisponibile ai sensi dell’art. 1 della legge 157/92) artt. 81 cpv; 110; 624; 625 p. 2, 5 e 7 del C.P., per un totale di 250 esemplari vivi poi liberati sul posto. Sono stati sottoposti a sequestro 3000 mq di mezzi vietati per la cattura di avifauna selvatica (rete da uccellagione) e tre richiami acustici a funzionamento elettromagnetico.

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