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Cronaca Rodi Garganico / Via Rovelli Luigi

‘Piazza pulita’ a Rodi Garganico: colpo al mercato dello spaccio, 5 arresti

Indagine coordinata dalla Procura di Lucera sulle numerose cessioni di cocaina, hashish e marijuana in piazza Luigi Rovelli

Ragazzi giovanissimi, perlopiù incensurati. Eppure riuscivano a controllare e tenere in pugno l’attività dello spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del centro di Rodi Garganico. Una piazza immateriale, intesa come il mercato dello spaccio di cocaina, hashish e marijuana, e una piazza reale, ovvero piazza Luigi Rovelli, nel cuore della cittadina garganica, dove avvenivano di fatto le cessioni. “Parliamo di un’attività industriale, senza soluzione di continuità, che avveniva di giorno e di notte. Ragazzi che di fatto avevano “espropriato” la piazza principale del paese, e vi assicuro che non è un fatto di poco conto”, stigmatizza Domenico Seccia, procuratore di Lucera.

Una situazione diventata insostenibile per i residenti della cittadina di circa 4000 anime. Le segnalazioni erano quotidiane, le lamentele continue: un incessante via-vai di giovani, richiamati da segnali convenzionali, come fischi e colpi di clacson. E se qualcosa andava storto, nulla sarebbe stato più semplice che dileguarsi a piedi tra i vicoletti del centro storico rodiano.

E’ così che militari di Rodi e di Vico del Gargano, coordinati dalla Procura di Lucera, hanno iniziato a documentare e filmare i movimenti dei ragazzi che gravitavano nella piazza: almeno 20 gli episodi di spaccio accertati tramite immagini e servizio di osservazione e pedinamento; il tutto in poco più di 6 mesi, ovvero dal febbraio al settembre 2012.

Considerevole il giro di affari, almeno a giudicare dai beni mobili registrati – automobili, motociclette, autocarri – in possesso ed in uso ad alcuni dei coinvolti. Per il fatto, cinque persone sono state arrestate questa mattina, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari custodiali emessa dal gip del Tribunale di Lucera nei confronti di cinque giovani rodiani presunti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti “per avere, in concorso e previo concerto tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, detenuto ai fini di spaccio quantità ‘non modiche’ di sostanze stupefacenti, per la successiva cessione, dietro corrispettivo in danaro”.

Si tratta di Mimmo Viterbo, di 27 anni, mentre tutti gli altri – D.A.L. di 30 anni, D.F.B. di 26, V.G. di 25 e .L., di 33, hanno ottenuto i domiciliari. Le indagini hanno restituito, nei loro confronti variegati profili di responsabilità in ragione delle diverse funzioni svolte nella rodata organizzazione. Nel corso delle indagini, inoltre, dieci ragazzi del luogo sono stati segnalati alla Prefettura di Foggia per uso di sostanze stupefacenti.

SPACCIO A RODI GARGANICO: IL VIDEO

Di questi, tre sono stati denunciati per favoreggiamento personale per aver fornito ai militari operanti false dichiarazioni in merito all’acquisto. “Questo è un particolare che ci fa capire come questi ragazzi avevano già guadagnato un certo “spessore criminale” e per questo erano temuti e tutelati. Si tratta di una attività che ha un grosso senso e un peso specifico – chiosa Seccia – la spia di un fenomeno che, in periodi di recessione, è assolutamente in espansione. Il nostro obiettivo, al momento, è individuare il livello superiore, ovvero le ‘rotte di approvvigionamento’ che noi abbiamo modo di pensare siano in mano alla criminalità organizzata-mafia garganica”.

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