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Cronaca Mattinata

Lo arrestano per spaccio, poi scoprono la truffa: per la motorizzazione non era mai nato

Ai domiciliari un 35enne di Mattinata. I carabinieri hanno scoperto che lo stesso aveva falsamente attestato i propri dati personali e, per questo, non esisteva negli archivi dell’Ufficio Tributi

Spaccio continuato di sostanze stupefacenti, false attestazioni a pubblico ufficiale e truffa ai danni della Regione Puglia. Queste le accuse per le quali dovrà rispondere il 35enne Gianfranco Prencipe, di Mattinata, arrestato dai carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa a suo carico dal Tribunale di Foggia su proposta della locale Procura della Repubblica.

L’indagine è maturata nell’ambito di una serie di azioni volte al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti a Mattinata: i militari hanno accertato - sequestrando alcune dosi di cocaina e hashish già nella disponibilità degli acquirenti - l’attività di spaccio di droga ad opera del 35enne. Dalla successiva perquisizione domiciliare, invece, è emerso che l’uomo aveva falsamente attestato ad un funzionario della motorizzazione civile di Foggia i propri dati personali.

Per questo motivo, Gianfranco Prencipe non risultava esistente negli archivi dell’Ufficio Tributi e, pertanto, non aveva mai ricevuto alcuna richiesta di pagamento per il bollo della sua auto, truffando così alla Regione Puglia una somma pari a circa 900 euro. I gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri durante l’attività d’indagine hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari.

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