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Cronaca Apricena

Duplice omicidio di Apricena, in settimana l'autopsia sui corpi di Petrella e Ferrelli

L'esame autoptico verrà eseguito entro la fine della settimana in corso: benchè non ci siano dubbi sulle cause della morte, potrà chiarire l'esatta dinamica di un agguato di stampo mafioso, che non ha lasciato scampo alle vittime

E' stato conferito ieri sera l'incarico per l'autopsia sui corpi di Antonio Petrella e Nicola Ferrelli, i due uomini di Apricena barbaramente assassinati alla periferia della città, da un commando armato di kalashnikov, fucile a pompa e pistola.

L'esame autoptico verrà eseguito entro la fine della settimana in corso: benchè non ci siano dubbi sulle cause della morte, l'autopsia potrà chiarire l'esatta dinamica di un agguato di stampo mafioso, che non ha lasciato scampo alle vittime. Al contrario, i sicari hanno infierito sui loro corpi, scaricando al loro indirizzo oltre 50 colpi di armi ad alto potenziale di fuoco che li hanno resi, di fatto, irriconoscibili.

VIDEO | MATTANZA ALLA PERIFERIA DI APRICENA: I RILIEVI SUL POSTO

Sull'accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri, che stanno analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti all'ingresso della zona industriale di Apricena, che potrebbero aver immortalato la fuga dei sicari o altri elementi utili. Le indagini sono coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

La sera dell'agguato, i militari hanno eseguito due stub (l’esame che rivela la presenza di polvere da sparo su pelle e indumenti) a carico di pregiudicati del posto. Resta da capire se entrambe le vittime fossero nel mirino dei killer o meno. Ovvero se uno dei due uomini, zio e nipote, sia stato eliminato perchè testimone scomodo o perchè si è trovato nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.

Per gli inquirenti, Ferrelli è ritenuto vicino al clan Di Summa, egemone nella zona dell’Alto Tavoliere, per vincoli familiari: è il cognato di Salvatore Di Summa, che nel 2011 fu accusato - insieme ad un’altra persona - dell’omicidio di Andrea Nirola guardia giurata assassinata il 27 settembre dello stesso anno, sempre ad Apricena, nell’ufficio della cooperativa ‘Il Falco’. Per il fatto, Di Summa fu condannato in primo grado ma assolto in appello. I due episodi, al momento non sono collegati tra loro e gli inquirenti non escludono alcuna pista.

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