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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Appalti Ataf, Massimino Di Donna accusato di corruzione: scatta il divieto di dimora a Foggia (sospeso per ricorso)

Per gli altri indagati il Tribunale del Riesame di Bari ha confermato la decisione del Gip di Foggia

Secondo quanto riporta l'Ansa, il Tribunale del Riesame della Libertà di Bari avrebbe confermato la decisione del Gip di Foggia respingendo in appello la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Foggia per otto indagati, tra cui ex presidente ed ex manager dell’Ataf, l’azienda di trasporto pubblico urbano, e imprenditori foggiani accusati a vario titolo di turbativa d’asta e di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Gli stessi sono coinvolti nell’inchiesta sugli appalti relativi alla stipula dell’assicurazione RC Auto per la flotta aziendale; l'acquisto di dieci autobus e l’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti antincendio in tre parcheggi cittadini gestite dall’azienda foggiana. 

L’appello presentato dalla Procura Dauna, è stato accolto parzialmente solo per uno degli indagati Massimino Di Donna, pensionato e suocero del sindaco di Foggia, Franco Landella (estraneo l’inchiesta), accusato di aver pranzato gratis nel ristorante di un imprenditore foggiano per favorirlo nel servizio di manutenzione degli impianti antincendio. I giudici hanno ritenuto che non si tratti del reato di «Induzione indebita a dare o promettere utilità " ma di corruzione, pertanto hanno disposto divieto di dimora. La misura resta sospesa perché la difesa farà ricorso in Cassazione. 

Anche l’ex presidente dell’Ataf Raffaele Ferrandino è accusato dello stesso reato di Di Donna, ma anche per lui è stata rigettata la richiesta di misura cautelare poiché, essendosi dimesso un anno fa dall’incarico di presidente, non c'è più pericolo di recidiva.

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