Perde i sensi, cade e annega in una cisterna: tragedia in una cantina di San Paolo di Civitate

Tragedia, ieri sera, a San Paolo di Civitate, nel Foggiano, dove gli uomini della squadra Speleo-Alpino-Fluviale dei Vigili del Fuoco hanno ripescato il cadavere di un uomo di 73 anni, annegato all’interno di una cisterna per la lavorazione del mosto. Il fatto è accaduto nel tra le 16 e le 19 di ieri, in una cantina privata in via Settembrini, al centro del paese.

A scoprire quanto accaduto e a dare l'allarme è stata la moglie del pensionato che - rientrata a casa dopo aver seguito la messa nella vicina parrocchia - ha trovato il corpo del marito all'interno della cisterna. I primi ad intervenire sono stati gli uomini del 115 giunti sul posto insieme ai colleghi della squadra Saf. Proprio questi ultimi, infatti, hanno coordinato le operazioni di recupero del corpo ormai senza vita dell’uomo, calandosi all’interno della cisterna in cemento, alta circa 2 metri e mezzo e larga 2, per riportare in superficie la vittima.

Operazioni non semplici, all'interno di una cisterna delle dimensioni di oltre due metri e mezzo di altezza e altrettanti di circonferenza. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Foggia e San Severo incaricati delle indagini del caso. Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto potrebbe essersi trattato di una tragica fatalità: l'uomo potrebbe aver perso i sensi a causa delle esalazioni del mosto in fermentazione sprigionate durante le operazioni di rimestaggio. A seguito di malore o svenimento, l'uomo sarebbe poi caduto all'interno della cisterna. 

Sul posto anche i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. I primi accertamenti medico-legali hanno escluso una causa mortis diversa da un malore o da un incidente. La salma è stata restituita ai familiari, in attesa del nulla osta al seppellimento da parte della competente Autorità Giudiziaria.