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Cronaca Vieste

Frane, smottamenti, allagamenti e abitazioni evacuate: il Gargano è in ginocchio

Anche a San Giovanni Rotondo 15 famiglie hanno dovuto abbandonare le abitazioni. Il nubifragio si è spostato sulla litoranea, a Peschi e a Vieste

Ancora piogge, nubifragi e temporali sul Gargano, strade percorribili “a singhiozzi”, torrenti ingrossati ed un giovane disperso di cui non si hanno più notizie dallo scorso mercoledì sera. Il maltempo che negli ultimi due giorni ha messo in ginocchio numerosi comuni del versante occidentale garganico - come San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Rignano, San Nicandro e Cagnano Varano - non accenna a fermarsi e torna a fare paura in numerosi paesi del Promontorio.

In particolare a San Giovanni Rotondo, dove nella tarda mattinata di oggi, un nuovo e violento nubifragio ha annullato gli sforzi messi in atto nelle ultime 48 ore da vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine. Mentre si continua a tenere sotto controllo il livello delle acque di torrenti e canali (in particolar modo del ‘Candelaro’ che ieri ha rotto gli argini in più punti), si continua a cercare Antonio Facenna, il 24enne di Vico del Gargano scomparso la sera del 3 settembre dalla masseria di famiglia a Carpino, in località Coppa Rossa, dove si era recato per verificare eventuali danni all’azienda e al bestiame provocati dal maltempo.

PIOGGIA E FRANE. Dopo una tregua durata alcune ore, il maltempo è tornato nuovamente a flagellare la città di San Giovanni Rotondo, dove da questa mattina vigili del fuoco e protezione civile sono all’opera per le operazioni di drenaggio delle acque piovane e fango accumulato nelle ultime 48 ore. Da smaltire, sia nelle strade che nei locali (abitazioni, magazzini, attività commerciali e garage) una elevata cubatura di fanghiglia che permane con tutto il suo strascico di disagi, per viabilità e popolazione, nonostante l’utilizzo sistematico di idrovore e motopompe.

Il nubifragio giunto sulla cittadina di San Pio poco prima delle 12, però, ha inondato nuovamente strade e locali cancellando tutto gli sforzi fatti fino ad ora da operatori costretti a doppiare i turni di lavoro per contenere l’emergenza. A preoccupare maggiormente gli operatori, sono soprattutto alcuni movimenti franosi registrati a monte della cittadina, in particolar modo il fronte aperto sulla collina che sovrasta il viale dei Cappuccini, ovvero Monte Castellana.

ABITAZIONI EVACUATE. Il sindaco della città di San Pio, Luigi Pompilio, nelle ultime ore ha emesso un’ordinanza di sgombero nei confronti di 15 famiglie residenti tra via Santa Adele e via Sant’Ignazio. Quarantacinque persone in tutto, che già dalla scorsa notte sono state ospitate nelle strutture alberghiere del paese. Innumerevoli gli interventi dei pompieri per soccorrere intere famiglie rimaste bloccate nelle loro abitazioni a causa degli allagamenti. Nel frattempo, a San Marco in Lamis, 100 delle 150 persone sfollate nella notte tra il 3 ed il 4 settembre hanno fatto ritorno nelle rispettive abitazioni, ai quartieri San Giuseppe e Starale Alto, la parte alta del paese.

SITUAZIONE VIABILITA’. Notizie confortanti arrivano invece sul versante della viabilità. L’attività di pulizia del piani stradali ha permesso di riaprire al traffico alcuni tratti della statale 272 che collega San Marco in Lamis a San Giovanni Rotondo, sede del presidio ospedaliero Casa Sollievo della Sofferenza. Permane la chiusura, in entrambe le direzioni, della stessa strada ma nel tratto compreso tra San Severo e San Giovanni Rotondo-Manfredonia (km 11,200 e 21,800) a causa di uno smottamento.

Sta tornando progressivamente alla normalità anche la circolazione ferroviaria sulla linea Foggia-Manfredonia, interrotta alle 19.45 di ieri sera per l’esondazione del fiume Candelaro, in località Frattarolo. Durante la sospensione sono stati cancellati sei treni regionali. A causa della chiusura della prima uscita di Manfredonia della strada statale 89, anche il servizio sostitutivo con bus è stato sospeso.

SULLA LITORANEA. L’ondata di maltempo, intanto, si sta spostando sull’altro versante del promontorio garganico, in particolare sulle cittadine di Peschici e Vieste entrambe sorprese da un violento nubifragio. I vigili del fuoco stanno monitorando i livelli dell’acqua dei vari torrenti che attraversano la zona, corsi d’acqua generalmente secchi ma che al momento si presentano straordinariamente “gonfi” a causa dell’acqua piovana accolta di riflesso. Si prevedono gravissimi danni all’agricoltura, mentre numerosi animali - capi di bestiame degli allevamenti della zona - sono stati trovati morti, travolti dai fiumi di fango e detriti. E la conta dei danni deve ancora iniziare.

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