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Cronaca

Vietato manifestare, studenti aggrediti davanti al 'Lanza': "Minacciati da neo-fascisti"

Stefano Infante, coordinatore dell'Unione degli studenti di Foggia: "Non è accettabile che persone di estrema destra si permettano di intimidire gli studenti e di diffondere il loro odio e la loro propaganda liberamente"

Primo giorno di scuola 'amaro' per un gruppo di studenti foggiani che hanno voluto denunciare la grave situazione con la quale si torna tra i banchi, ad un anno dall’approvazione della 'Buona Scuola', la riforma del Governo Renzi. Gli stessi sono stati infatti aggrediti all'esterno della scuola e minacciati di interrompere qualsiasi forma di volantinaggio.

A raccontare l'accaduto è Stefano Infante, coordinatore dell’Unione degli studenti di Foggia: “Abbiamo distribuito gli statuti degli studenti e delle studentesse e volantini nelle scuole - spiega Infante -  per costruire un percorso capace di intercettare i nuovi bisogni della nostra generazione. Ad accoglierci all’esterno del Liceo Classico 'Lanza' vi erano esponenti di associazioni neofasciste che ci hanno aggrediti fisicamente provando a negarci la possibilità di distribuire volantini ed affiggere lo striscione all’esterno della scuola, tentando persino di trafugarlo”.

LA RISPOSTA DI LOTTA STUDENTESCA

“Riteniamo gravissimo quanto successo nella nostra scuola – riprende lo studente – non è accettabile che persone di estrema destra si permettano di avvicinarsi alle scuole, di intimidire gli studenti e di diffondere il loro odio e la loro propaganda liberamente. Non permetteremo che nessuno studente, dopo questo atto, abbia paura ad entrare nella propria scuola e ad esprimere la propria idea, anche se diversa da chi oggi prova ad imporsi con la violenza davanti alle nostre scuole.”

“Quanto accaduto – dichiara Sara Nazzaro, responsabile dell’organizzazione dell’Uds Foggia – si aggiunge a un lungo e preoccupante elenco di intimidazioni e aggressioni susseguitesi negli ultimi anni. Già da domani gli studenti di tutte le scuole daranno risposta a questa vile aggressione. Non sarà questo deplorevole atto a fermare la nostra azione nelle scuole: da qui fino al 7 ottobre, prima data di mobilitazione nazionale studentesca, e per tutto l’anno scolastico continueremo a stare al fianco degli studenti e delle studentesse della città, costruendo percorsi di partecipazione reale e rivendicando un’istruzione gratuita e nuovi diritti.”

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