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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Detenuto tenta suicidio e aggredisce agente di polizia penitenziaria

Il detenuto aveva infilato la testa in una busta di plastica cercando di inalare gas dalla bomboletta. Intervenuto per evitare la tragedia, l'agente è stato aggredito e colpito al volto

Un agente di polizia penitenziaria é stato aggredito nel carcere di Foggia da un detenuto al quale aveva tentato di prestare soccorso perché voleva suicidarsi inalando gas da una bomboletta. L'agente è stato colpito alla testa e al volto con la bomboletta che i detenuti hanno in dotazione nelle celle ed è stato accompagnato al Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia.

Lo rende noto il vice segretario nazionale dell'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), Domenico Mastrulli. L'episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri. Il detenuto, secondo le prime notizie, aveva infilato la testa in una busta di plastica, del tipo di quelle usate per raccogliere immondizia, cercando di inalare gas dalla bomboletta.

Accortosi del gesto, l’agente di polizia penitenziaria ha lanciato l’allarme ai colleghi ed è entrato nella cella per bloccare il detenuto. Purtroppo é stato aggredito. Lo stesso detenuto si sarebbe reso responsabile di un gesto analogo il 3 settembre scorso nei confronti di altri due agenti di custodia.

Mastrulli sottolinea che il penitenziario di Foggia conta attualmente 755 reclusi, 46 dei quali donne, rispetto ad una capienza di 371 detenuti (21 posti nel reparto femminile). Una situazione insostenibile che, secondo l'Osapp, si allarga anche al carcere di Lucera, dove i reclusi sono 250 rispetto ad una capienza di 135 posti e dove nei giorni scorsi, per questo motivo, i detenuti avrebbero inscenato manifestazioni di protesta, battendo oggetti contro le inferriate delle celle.

(ANSA)
 

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