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Cronaca

“Non dovevi chiamare i carabinieri”: autista dell’Ataf aggredito al Campo Nomadi

Ad aggredirlo sono stati in due, mentre era in corso una sassaiola contro l’autobus. In Piazza Cavour a bordo del mezzo erano saliti i carabinieri per via del disordine generato da alcuni passeggeri

E’ stata un’aggressione gratuita e immotivata quella perpetrata la sera del 5 ottobre nei confronti di un dipendente dell’Ataf sulla linea che collega Foggia al campo nomadi di Arpinova.  Secondo il racconto fornito dai sindacati, sul mezzo partito dalla Stazione centrale alle 20.10, alcuni passeggeri hanno cominciato a battere i piedi sulle superfici interne del mezzo  e ad urlare durante il tragitto. Il frastuono non è passato inosservato, tant’è che i militari di una pattuglia dei carabinieri impegnata in un posto di blocco a piazza Cavour, hanno fermato il mezzo e sono saliti per riportare l’ordine

All’arrivo al Campo Nomadi, mentre si apriva le porte per permettere l’uscita dei passeggeri, l'autista  è stato avvicinato da uno sconosciuto che lo accusava di aver avvertito le forze dell’ordine per i disordini da lui provocati insieme ad altri, e con fare concitato, si rivolgeva al dipendente ATAF con le seguenti testuali  parole: “Ti faccio male, ti ammazzo di botte, non dovevi chiamare i carabinieri”

Non pago delle minacce, l’uomo passava ai fatti aggredendo l’autista, mentre una terza persona apriva il finestrino lato guida e sferrava diversi colpi al volto dell’operatore. In più partiva una fitta sassaiola contro il mezzo da parte di altri ospiti del campo. Al rientro  in  deposito la vittima veniva  soccorsa e accompagnata presso gli Ospedali Riuniti di Foggia per gli accertamenti del caso ed era giudicato guaribile in sette giorni salvo complicazioni.

“Nonostante il sindacato abbia più volte denunciato, le problematiche e le criticità presenti su quella linea, con  pericolosa escalation di aggressioni a danno di conducenti di linea, si trovano nuovamente a prendere atto dell’ennesimo fatto compiuto a danno di un lavoratore di quest’azienda. Stanchi dell’ennesimo, gratuito, atto di violenza, nei confronti di un lavoratore, le OO.SS chiedono l’immediata sospensione del servizio, in attesa di conoscere quali concrete azioni si intendano adottare da parte delle autorità preposte al rispetto dell'ordine pubblico, utili a garantire l’incolumità dei dipendenti, che ogni giorno con responsabilità e serietà svolgono il proprio sevizio, affinché situazioni del genere non vengano a ripetersi”

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