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Cronaca

Sindaci foggiani invitati a dividersi i richiedenti asilo

Sindaci, Prefetto e ANCI. Lo scopo è quello di implementare attraverso strategie condivise, un modello di accoglienza 'diffusa' che consenta una ridistribuzione dei richiedenti asilo sul territorio foggiano

Un incontro con i sindaci di Capitanata e i componenti del Consiglio Territoriale per affrontare il tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo nella provincia di Foggia. A organizzarlo è il Prefetto di Foggia, Maria Tirone, di concerto con Anci Nazionale. Un tema delicato, quello su cui si discuterà domani, visto che in provincia sorgono sei centri di accoglienza straordinaria per complessivi 207 posti (due nel capoluogo, altrettanti a Manfredonia, uno a San Giovanni Rotondo e un altro a Carlantino) e 17 Sprar, a fronte di 61 comuni, una popolazione di 633.839 residenti e una superficie di 6.971,05 kmq.

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Lo scopo della riunione è quello di implementare attraverso strategie condivise, un modello di accoglienza ‘diffusa’ che consenta una ridistribuzione dei richiedenti asilo sul territorio foggiano, anche riguardo alla situazione delle strutture temporanee di accoglienza fin qui reperite attraverso procedure di gara, alla luce del Decreto del Ministero dell’Interno del 10 agosto 2016 (concernente le Modalità di accesso da parte degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, per la predisposizione dei servizi di accoglienza per i richiedenti e beneficiari di protezione internazionale, e per i titolari del permesso umanitario, nonché approvazione delle linee guida per il funzionamento dello Sprar).

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All’incontro interverrà un rappresentante dell’Anci nazionale per illustrare il nuovo modello di accoglienza di superamento dell’attuale sistema di accoglienza, che vede da una parte le strutture temporanee, dall’altra lo Sprar. Modello realizzabile in conformità delle linee guida del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) con il pieno e responsabile coinvolgimento dei territori, anche mediante la sottoscrizione di intese e protocolli interistituzionali, in attuazione della Direttiva del Ministro dell’Interno dello scorso 11 ottobre.

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