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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Intoppi ambientali sul progetto da 600 milioni del doppio binario. Richiesta di riesame e integrazioni da parte di Rfi

Ieri la società proponente del progetto ha inoltrato un'integrazione documentale sulla base degli approfondimenti sollecitati. Alza la voce anche l'assessore Giannini: "Incredibile quest'ulteriore intoppo"

Rete Ferroviaria Italiana, titolare del progetto del raddoppio della linea Pescara-Bari, ha presentato richiesta di riesame del parere di valutazione di impatto ambientale al ministero dell'Ambiente, producendo un'integrazione documentale sulla base degli approfondimenti che il dicastero aveva richiesto a Rfi. L'istanza è stata inoltrata ieri e il soggetto proponente dell'opera, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato, confida di ribaltare il parere negativo relativamente alla compatibilità ambientale sul progetto definitivo del lotto 2-3 Termoli-Ripalta e sul Piano di Utilizzo Terre. Complice il lockdown, i tempi si sono dilatati. La conferenza di servizi si era insediata a settembre dell'anno scorso.

Alza la voce anche l'assessore ai Trasporti della Regione Puglia Giovanni Giannini: "Il Ministero dei Trasporti ha comunque dato il proprio assenso ma che si sia trovato questo ulteriore intoppo è incredibile".

LE CRITICITÀ - Dalle valutazioni sul progetto della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale Via e Vas, nelle 70 pagine di parere, si evince che mancano una serie di elementi utili alla valutazione di diverse componenti che concorrono alle determinazioni degli esperti. Sin dall'esame degli aspetti generali, la Commissione eccepisce che non siano stati effettuati alcuni approfondimenti, per la componente Atmosfera e clima, e in particolare Qualità dell'aria: mancano per esempio modellizazioni, tavole di concentrazione degli inquinanti, una mappatura dell'area; in materia di Geologia e acque sotterranee "negli elaborati progettuali non è stato chiarito - si legge nel parere - come si procederà per mantenere il dichiarato non significativo livello d'interferenza dell'opera sui corsi d'acqua superficiali e sulle falde idriche sotterranee, soprattutto con riguardo al tratto di attraversamento in galleria". È considerata incompleta anche la documentazione relativa all'uso del suolo e così non soddisfa lo studio delle interferenze sulle produzioni agricole. Riguardo la componente Biodiversità l'esame della documentazione integrativa "non aggiunge nuovi elementi di valutazione per cui persistono tutte le criticità precedentemente evidenziate. L’affermazione che il tracciato nell'area adiacente al Bosco delle Fantine non risulta variato rispetto a quanto approvato con il progetto preliminare non risponde alle perplessità e alle lacune della documentazione esaminata".Allo stesso modo, rispetto all'avifauna si contesta una "caratterizzazione sommaria" e si sollecita una valutazione "appropriata" delle criticità e la definizione di opere di compensazione. La lista delle integrazioni si allunga relativamente alla Valutazione di Incidenza (negli elaborati presentati mancano aggiornamenti di cartografie e studi) e al Piano di Utilizzo delle Terre e delle Rocce: la richieste di chiarimenti e dati aggiuntivi constano di quasi quattro pagine. 

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