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Le ali dell'Arcangelo e le foglie dei faggi vetusti: ecco il monumento dei due siti Unesco, tra sacralità e natura

Si intitola 'Gargano Sacro di Natura', l'opera d'arte realizzata dal designer Claudio Grenzi, inaugurata ieri dal presidente dell'Ente Parco Pazienza e dal sindaco di Monte Sant'Angelo d'Arienzo

Le ali di San Michele Arcangelo a sinistra, le foglie dei faggi vetusti a destra. Al centro l’avifauna che popola la Foresta Umbra e le impronte di mani e piedi che i pellegrini hanno inciso sulle architetture della sacra Grotta. Da oggi Monte Sant’Angelo ha un nuovo monumento che celebra i suoi due siti Unesco. A realizzarlo, su commissione dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, il designer Claudio Grenzi, già autore della stele installata in Foresta Umbra dopo l’ottenimento del riconoscimento assegnato alle Faggete Vetuste. A scoprire l’opera d’arte, sono stati il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza e il sindaco Pierpaolo d’Arienzo.

L’istallazione, posizionata nella piazzetta antistante il Comune di Monte Sant’Angelo, è stata realizzata in acciaio corten che, a conclusione del ciclo di ossidazione, si presenterà con il rosso arancio della ruggine ormai stabilizzata donando l’aspetto di un manufatto antico contrapposto all’argento brillante dell’acciaio inossidabile usato per le ali e il fogliame.

Così come per la Foresta Umbra - dichiara il Presidente dell’Ente Parco Pasquale Pazienza - abbiamo voluto che anche Monte Sant’Angelo avesse un suo monumento, capace di testimoniare un doppio riconoscimento Unesco che il nostro territorio ha la fortuna di poter vantare. Un’opera d’arte che raccoglie una piccola antologia iconografica legata al culto micaelico e immagini evocative della Foresta Umbra e per la quale non poteva essere scelto nome più appropriato: 'Gargano Sacro di Natura'.

"Il patrimonio naturalistico e il patrimonio culturale si fondono per creare un monumento-simbolo della Città dei due Siti Unesco, aggiunge il Sindaco di Monte Sant'Angelo Pierpaolo d’Arienzo. Dopo aver annunciato i lavori di Piazza Carlo d'Angiò e aver celebrato il nono compleanno del riconoscimento Unesco del Santuario e il terzo delle faggete della Foresta Umbra, con questa inaugurazione prosegue l’importante percorso di valorizzazione e promozione condiviso con l’Ente Parco e dedicato al massimo riconoscimento mondiale, quello di Patrimonio dell’Umanità”.

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