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Chiude l'unico corso di design: gli studenti della IV D del Liceo artistico pagano la dura legge dei numeri

Da settembre non ci sarà più la IV classe articolata al Liceo Perugini. Solo 12 iscritti, decimati da bocciature e trasferimenti. Trecca: "Abbiamo chiesto deroga". Studenti: costretti ad andare fuori

C’è delusione in una parte degli studenti del corso di Design del liceo artistico “Perugini” di Foggia. Quelli giunti al 4^ anno, hanno ricevuto la doccia fredda della soppressione della classe. Da settembre non ci sarà più.

Mancherebbero le condizioni di sostenibilità economica ed un numero sufficiente di studenti per proseguire. La conferma a studenti e famiglie è giunta il 20 luglio scorso, nel corso di un incontro con la dirigenza scolastica presso la sede dell’istituto Lanza con all’ordine del giorno la soppressione della classe articolata IV D e D1.

Stando a quanto si legge nel verbale, il dirigente, Giuseppe Trecca, ha comunicato che, a causa di “numerose non promozioni e un trasferimento da ciascun indirizzo, la IV D articolata non potrà formarsi, in quanto costituita attualmente da 5 alunni/e dell’indirizzo di design e da 7 alunni/e dell’indirizzo di grafica”. 12 in tutto.

Prevedibile la delusione e l’opposizione a tale scenario da parte di alunni e famiglie: il corso in questione, infatti, è l’unico presente in provincia di Foggia, frequentato per lo più da studenti pendolari che, “dopo anni di sacrifici – lamenta un padre- si vedono costretti ad un cambio di indirizzo o addirittura ad optare per un cambio di istituto fuori provincia, nel caso in cui decidessero di proseguire quel tipo di studi”.

“Si tenga conto – continua- che un cambio di indirizzo, scelta obbligata per chi non può sostenere gli oneri economici ed i disagi dati dal distacco dalla famiglia, significherebbe abbandonare le basi propedeutiche già acquisite (essendo giunti al 4^anno) e, pertanto, dover riprendere la formazione nell’ambito di un corso imposto, e non scelto, per il quale potrebbe non esserci attitudine o interesse”. Non solo, perché si sarebbe già perduta “l’imprescindibile formazione graduale iniziale, propria dell’offerta formativa delle scuole superiori”. Il rischio è l’abbandono degli studi.

"I disagi per le famiglie ci sono ma la deroga può giungere solo dall'Ufficio scolastico provinciale e regionale" fa sapere il dirigente scolastico a Foggiatoday. Preso atto delle contestazioni, Trecca non può far altro che ribadire la difficoltà nel formare la classe, “pur insistendo per ottenere la formazione” (considerato, appunto, che si tratta dell’unico indirizzo presente in provincia di Foggia”). "Non vi è ancora nulla di definitivo" precisa su queste colonne, "proveremo a tenerlo in piedi; vero è, però, che non è sostenibile mantenere una classe articolata di 12 alunni. La norma vuole che per le classi articolate  il numero sia di 27 alunni e il numero più piccolo di 11 alunni. L'anno scorso eravamo intorno ai 23, si è avuta una concessione in virtù proprio della unicità del corso. Quest'anno, tra bocciature e trasferimenti, il numero si è abbassato notevolmente. Continuiamo a fare leva sul fatto che esista solo questo corso in provincia e sul risparmio esiguo che ne deriverebbe all'Amministrazione ove tutti gli studenti decissero di iscriversi a corsi già quasi completi che, di necessità, dovrebbero essere  separati. Attendiamo".

Il dirigente avrebbe illustrato alle famiglie alcune opzioni all’interno della scuola che consentirebbero in qualche modo di continuare anche a studiare design. Ma la cosa non convince. Da qui l'appello alle autorità competenti affinchè “vengano riviste le opzioni proposte dal dirigente scolastico e che, con l’aiuto delle autorità competenti, si mettano gli studenti del corso in condizioni di poter proseguire serenamente gli studi e realizzare, in ossequio al diritto allo studio, gli obiettivi che si erano prefissi all’atto della scelta dell’indirizzo”.

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