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Piero Pelù, rocker innamorato in quarantena a Foggia: "Sono corso da Gianna appena in tempo, in due ci diamo forza"

Per il rocker toscano Piero Pelù, l’isolamento forzato si sta trasformando in una parentesi creativa che potrebbe sfociare in un brano sul Covid-19

Sta trascorrendo la quarantena da Coronavirus a Foggia, ormai la sua seconda casa, insieme alla moglie, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta. Per il rocker toscano Piero Pelù, l’isolamento forzato si sta trasformando in una parentesi creativa che potrebbe sfociare in un brano sul Covid-19. 

A raccogliere l’esperienza del leader dei Litfiba è il giornalista Edoardo Semmola, del Corriere Fiorentino. Le armi contro il Covid-19 le sta utilizzando tutte, e da tempo: “Guanti, mascherine, amuchina, distanze di sicurezza e lavaggio delle mani serrato molto prima che diventasse obbligatorio”, spiega al cronista. “Avevo intuito subito che questa cosa del virus fosse grave”.

La quarantena foggiana, invece, è un caso:  “Sono corso a Foggia, da Gianna, appena in tempo. Così almeno ci diamo forza in due. Mi trovavo a Napoli per un programma in Rai quando l’Italia ha chiuso tutto, e siamo venuti qui”.  Le ultime due, racconta, sono state settimane di isolamento volontario: “L’ultima cosa che ho fatto prima di chiudermi in casa, in Rai, due sabati fa a Napoli, è stato partecipare a un programma dedicato a Mina e Morandi, e si suonava dal vivo, con l’orchestra".

"Ho scoperto poi che la metà di quell’orchestra è risultata positiva al virus, ma per fortuna quel giorno avevo imposto anche a Gianna mascherina e amuchina che già era introvabile, e di lavarsi le mani di continuo. Ci siamo messi subito in quarantena preventiva. È appena finita, dovremmo essere fuori pericolo”, conclude.

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