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Le 'scuse' di Checco Zalone ai Foggiani: "Molti si sono risentiti per la canzone, non penso che appartengano a una razza inferiore"

Intervistato da Aldo Cazzullo, il comico è tornato a parlare del suo sketch musicale andato in scena durante una puntata di 'Viva Raiplay'

"Io razzista? Escludo che qualcuno possa essere così stupido da pensarlo davvero". In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Checco Zalone torna a parlare delle polemiche nate attorno alla sua canzone "Immigrato", e non manca il passaggio relativo alla canzone interpretata durante una puntata del programma di Fiorello 'Viva Raiplay', che ha fatto indignare non poco diversi foggiani. E lo fa con la solita verve che lo contraddistingue. 

"Non sono razzista neanche verso i salentini - dice ad Aldo Cazzullo il comico barese, che per noi baresi sono i veri terroni. E neppure con i foggiani, anche se molti di loro si sono risentiti per una canzone che ho cantato da Fiorello, "La nostalgie de bidet: "Così proprio ogg' so' turnut nella mia Fogg', la delinquenza, la spazzatura, la poverté, ma finalmente voilà le bidet...". Ne approfitto per chiedere scusa ai foggiani: lo giuro, non penso che appartengano a una razza inferiore... E chiedo scusa pure ai calabresi: nel nuovo film c'è una battuta terribile su Vibo Valentia". 

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