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Con i ‘giochi di quartiere’ al ‘Torricelli’ le politiche sociali puntano al radicamento sul territorio

“Le finalità che tale progetto si prefigge - spiega l'assessore Rino Pezzano – sono due, una di tipo culturale ed una di tipo pedagogico, tese a confermare con forza il valore del gioco riconsegnando al bambino la funzione di protagonista dello stesso”

Arrivano in città i “Giochi di Quartiere” messi in campo dall’Assessorato alle Politiche Sociali e del Lavoro del Comune di Cerignola in collaborazione con l’associazione “L’isola che non c'è” fino al prossimo 27 luglio dal lunedì al venerdì nelle ore pomeridiane, rivolti ai bambini del quartiere Torricelli.

Fondamentale sarà l’apporto della Caritas diocesana che attraverso il suo progetto già avviato nello scorso mese di marzo denominato “Charlie fa Surf” faciliterà l’inserimento degli operatori coinvolti e accompagnerà il lunedì e il giovedì di ciascuna settimana le attività messe in campo.

Tale progetto rappresenta una vera occasione per sperimentare la gestione di nuovi servizi e prevede il radicamento delle Politiche Sociali e dei suoi servizi nel quartiere Torricelli. I giochi di quartiere sono un punto d’incontro fra differenti esigenze presenti.

“Le finalità che tale progetto si prefigge - spiega Rino Pezzano, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali e del Lavoro del comune ofantino – sono due, una di tipo culturale ed una di tipo pedagogico, tese a confermare con forza il valore del gioco riconsegnando al bambino la funzione di protagonista dello stesso”.

In un periodo in cui i bisogni dei minori appaiono sempre più legati alla possibilità di dare maggiore e più profondo senso alle proprie relazioni interpersonali, tale strumento tende al recupero di una maggiore e più chiara identità culturale.

Il principio che guiderà gli operatori del Servizio è quello di promuovere, tutelare, mantenere e recuperare la qualità della vita dei partecipanti e dell’intera comunità interessata.

“Il territorio rappresenta, intatti, l’ambito nel quale le risorse si ridistribuiscono in rapporto ai bisogni rilevati, ed intendiamo mettere in campo un costante radicamento, di costruzione di rapporti con i cittadini, tesi a rafforzare il contatto con le istituzioni. Mentre attraverso la nostra Rete Sociale intendiamo prendere coscienza dei problemi esistenti nelle differenti realtà. Ringrazio la Parrocchia “San Leonardo” e la Caritas Diocesana per la collaborazione alla realizzazione di tale progetto”. Conclude Rino Pezzano.

Le attività - fanno sapere da Palazzo di Città - sono suddivise in tre fasi operative, a partire dalla preparazione di quanto necessario sino a giungere alla realizzazione di attività specifiche. Al termine verrano valutate in concreto alcune fattispecie: raggiungimento degli obiettivi e finalità, e l’importante impatto del progetto nella realtà specifica.

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